Il Menestrello Italiano per Eccellenza, Angelo Branduardi, apre i Festeggiamenti per la Perdonanza Celestiniana
L’Aquila. Ieri sera, sabato 19 maggio, un grande evento ha visto protagonista il capoluogo abruzzese.
il luogo prescelto è un posto sacro, un luogo dove storia e religione si incontrano: La Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’aquila.
Una ‘strana’ scelta ma ben ponderata.
La nuova amministrazione comunale, capitanata dal sindaco Pierluigi Biondi, ha volutamente dato il via, con l’evento di ieri sera, alla Perdonanza Celestiniana 724^ edizione, che solitamente si svolge l’ultima settimana di agosto.
La Basilica ha ospitato un grande artista, il menestrello italiano per eccellenza Angelo Branduardi.
Un uomo, un compositore, un polistrumentista, un cantante, un’anima bella che hailluminato con il suo sorriso e la sua bravura la Basilica e gli spettatori.
Un luogo strano, una chiesa, per un concerto, ma la sua disquisizione su ciò che sia sacro o profano ha incantato gli astanti creando un alone di magina ed estasi.
Nonostante la sacralità, per i credenti, del luogo, la presenza del Maestro ha fatto si che anche gli atei e gli agnostici varcassero quella soglia.
Riferendosi alla Basilica appena ricostruita (a causa del sisma del 2009 la chiesa è crollata lasciando un buco enorme al centro, ma grazie al minuzioso lavoro delle ditte è stata ricostruita) ha detto :”Un luogo magico, esoterico, che la mano del mondo ha schiacciato a terra, e che la mano del mondo ha ricostruito“.
Ascoltare le sue parole, con la sua voce pacata è stato curativo. Parole di conforto e di fiducia, come i testi delle sue canzoni che, seppur la protagonista molto spesso è la morte, mandano spunti di riflessione ‘lanciati’ in punta di piedi.
Il Concerto è iniziato con Si Può Fare uno dei suoi brani più famosi, l’emozione fin dalle prime note è stata grandissima, si potevano osservare volti trasognanti, con un sorriso stampato sul volto e la bocca che sussurrava la canzone.
C’era un’atmosfera composta ma piena di energia. Fortunatamente anche i telefonini sono stati usati pochissimo.
I Concerti del Maestro Branduardi possono essere definite come disquisizioni filosofiche: “La musica è una fuga…è uno sguardo gettato al di la della porta chiusa” Continua: “La musica è il trionfo della libertà, è l’unione tra la trance con l’estasi“.
Effettivamente l’atmosfera che si è venuta a creare li, in quel preciso momento in cui le nuote hanno rieccheggiato tra quelle mura, è indescrivibile.
Angelo Branduardi è un artista al di sopra di ogni genere, puoi non ascoltare musica italiana, si può non amare il genere, ma il Maestro ha una capacità anzi, una dote speciale, quella di unire molte, moltissime persone ‘sotto’ la sua musica stellare.
Dopo aver eseguito i primi quattro brani ci ha deliziati con un racconto, su come è nata la canzone dedicata a San Francesco.
Un racconto simpatico ma che ha anche dimostrato la sua versatilità. Quattro frati francescani hanno scelto Branduardi per la scrittura del pezzo in modo da farlo apprezzare non solo dai credenti, ma anche dagli atei. Però alla domanda del Maestro del perchè avessero scelto proprio lui la risposta è stata: “Abbiamo scelto te perchè Dio sceglie sempre i peggiori”.
Piccolo aneddoto che ha fatto ridere tutto il pubblico. Ciò che ha strabiliato i presenti sono stati i diversi assoli, anzi come il Maestro ci ha fatto presente, le cadenze di violino, hanno ricevuto una standing ovation ognuna.
In tutto ciò il merito è anche dei suoi musicisti che lo hanno accompagnato:
Chitarre: Antonello D’Urso
Pianoforte/Tastiere: Fabio Valdemarin
Percussioni/Batteria: Davide Ragazzoni
Basso: Stefano Olivato
In chiusura userò una frase detta dal Maestro: “Gli artisti devono osare per creare”
Setlist della serata di ieri:
- Si Può Fare
- Gulliver
- La Serie Dei Numeri
- Cantico Frate Sole
- Frate Francesco
- Ballata Fa# Minore
- Cadenza (ovvero un assolo di violino interpretato magistralmente)
- Lord Franklin
- La Luna
- Sotto Il Tiglio
- La Canzone di Aengus, Il Vagabondo
- Il Dono Del Cervo
- La Favola degli Aironi
- Alla Fiera Dell’Est
- Pulce D’Acqua
- Assoli di Violino
BIS
- Cogli la Prima Mela