Aline: Valérie Lemercier racconta Celine Dion

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Aline

Chi si aspettava che la tradizione musicale del festival di Cannes, dopo “Rocket Man” dedicato a Elton John, proseguisse con ALINE di Valérie Lemercier dedicato a Celine Dion rischia di rimanere parzialmente deluso.

Perchè Aline non convince?

“Aline”, un selvaggio film biografico su Celine Dion che è stato proiettato a Cannes martedì sera e ha ridotto il pubblico alle risatine. E strana la decisione dell’attrice e regista 57enne del film Valérie Lemercier di interpretare Celine Dion a tutte le età della sua vita, anche a 5 anni. Inoltre Chi cercasse una biografia d’artista nei toni fiammeggianti di “Bohemian Rhapsody” non la troverà, semplicemente perché al centro di questa storia non c’è un’icona trasgressiva come Freddie Mercury, ma un idolo intangibile come Celine Dion.

Il film

Il film comincia alcuni anni prima della nascita del suo protagonista, Aline prende il via con la storia di suo padre, nato in povertà, e del suo incontro con la formidabile donna che alla fine avrebbe dato alla luce il cantante. Prima di questo, la coppia produce altri tredici figli, i cui nomi assurdi sono snocciolati in un esilarante montaggio di una famiglia in crescita. In queste scene il film è completamente in modalità scherzo, prendendo in giro amabilmente il dozzinale Quebecois-ness della famiglia Dion, qui ribattezzata Dieu.

Valérie Lemercier

“Quando l’ho incontrata poco dopo la morte del marito – racconta – sull’onda dell’emozione ho detto che avrei fatto un film su di lei. Ma quando mi rendevo conto che mi era impossibile violare la dimensione privata di una donna tanto straordinaria mi è venuto in soccorso il caso: un’amica mi ha convinto ad allontanarmi per avvicinarmi meglio e da quel momento mi sono anche convinta a vestire i panni del mio personaggio, dividendomi tra regia e interpretazione.”

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