Alanis Morissette, Recensione di “Such Pretty Forks In The Road”

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“Stavo solo cercando di tenerlo insieme”, canta così in “Smiling” Alanis Morissette canzone che apre il suo nuovo album “Such Pretty Forks In The Road“, canzone che ci presenta ad un individuo che sta facendo il possibile per mettere la propria faccia in un viaggio coraggioso. La voce di Alanis è talmente piena di emozioni, che questo disco è un vero e proprio spettacolo ed ancora oggi a distanza di ben venticinque anni da Jagged Little Pill, l’artista riesce ancora a far emozionare e far riflettere. 

“Alla mia ragazza, tutta la tua innocenza e il tuo fuoco: quando ti allunghi, sono qui, inferno o acqua alta”, continua su “Ablaze”. Jagged Little Pill è stato rilasciato quando l’artista aveva solo 21 anni – quasi non abbastanza da bere, tanto meno alle prese con gli ostacoli che l’industria della musica negli anni ’90 poteva lanciare a una giovane donna. Cantando al suo io più giovane, è più facilmente in grado di riconoscere la turbolenza di tutto ciò. 

E in effetti, l’album si sposta su brani come “Reasons I Drink”, una canzone senza titolo che ci trascina attraverso tutto il dolore, la tortura e il mal di cuore che possono colpire. “Chiamami come ti serve per sentirti a tuo agio”, canta in “Diagnosis”, un’altra canzone dolorosa che annuncia una forma di sconfitta.

È la vulnerabilità che rende Such Pretty Forks in the Road un degno ascolto. Per fortuna, siamo entrati in un’era in cui le donne possono scrivere, produrre e pubblicare musica che non riguarda il loro nuovo fidanzato e progettato per arrivare ai piani alti delle classifiche radiofoniche. Questa è la musica offerta da una donna vera, che parla di sincerità e di dolore con onestà. A tratti l’album può risultare straziante, ma allo stesso tempo “Pretty Forks In The Road” è bellissimo, e senza ombra di dubbio ad oggi è uno degli album più belli di questo 2020. 

In “Reckoning” Alanis Morissette riconosce che il trauma e la disperazione non ci abbandonano mai veramente, indipendentemente dal fatto che siamo noi vittime o carnefici. Il fondo al disco ma non in chiusura si trova il brano “Nemesis” parla dell’ignoto, nel brano canta “Cambia, tu sei la mia nemesi”, come per dire che il futuro è incerto e l’ignoto è vasto.

In conclusione “Such Pretty Forks In The Road” è il primo passo verso quel cambiamento che Alanis Morissette sta facendo, che dall’ignoto la porterà senza dubbio ad un futuro ancora fatto ancora di musica e gratificazioni. Voto 4/5.

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