Con tutto il cuore
Anche quest’anno,Vincenzo Salemme festeggia il Natale, fino al 1 gennaio, sul palco del teatro Manzoni di Milano, con il suo nuovo, esilarante spettacolo: Con tutto il cuore. E’ una commedia scritta, interpretata e diretta dallo stesso attore partenopeo. L’artista presenta una rappresentazione molto divertente, grazie alla sua veracità napoletana, ma dal messaggio amaro, proposto, come sempre, in chiave comica. Recitano con Salemme gli attori: Domenico Aria, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, SergioD’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò, Mirea Flavia Stellato. Le scene sono di Gilda Cerulloe Renato Lori, i costumi di Francesca Romana Scudiero e le luci di Umile Vainieri.
Spettacolo
Il protagonista della commedia è un “piccolo” uomo di cultura; un mite e un po’ saccente insegnante di lettere antiche, Ottavio Camaldoli. Ottavio a causa di problemi di salute, si sottopone a un trapianto di cuore. Il cuore che gli viene donato è però quello di un pericoloso criminale, Pasquale Mangiacarne, ucciso dalla malavita. Mangiacarne aveva infatti richiesto, come ultima volontà, alla madre, una feroce “leonessa” capo branco, il trapianto del suo cuore. Il prescelto con il prezioso “dono”, avrebbe dovuto vendicare il criminale, uccidendo il suo assassino. Il protagonista però, nonostante il nuovo cuore, non modifica la sua indole di mite e colto insegnante di lettere, che si è sempre docilmente adeguato alle “forzature” della vita. Poco alla volta, Ottavio si allinea, purtroppo, ad un mondo che ci vuole tutti forti e dominanti, cattivi e arroganti e per questo vincenti.
Conclusioni
Salemme affronta un tema difficile e molto attuale e l’intuizione di contrapporre un uomo mite e di cultura a un ambiente duro come quello della malavita è molto interessante. Il messaggio spiega come i tempi siano cambiati, diventati più feroci e come la cultura, da sempre unica vera arma non violenta, spesso non basti contro modi di essere troppo radicati. Lo spettacolo vuole essere, ovviamente, una commedia divertente, che doni più di una risata, soprattutto durante le festività natalizie, anche se di fatto la riflessione è amara. Lo stesso Salemme racconta di provenire da una famiglia di insegnanti, che fanno un lavoro nobile, ma purtroppo poco rispettato. Quello che manca, secondo l’attore, è la gratitudine verso chi educa i ragazzi. La riconoscenza è per Salemme un valore fondamentale che, quando viene a mancare può favorire un senso di inadeguatezza in chi ha scelto di insegnare, in una società di “selfisti” incalliti e aggressivi. Il suo Ottavio, come sottolinea l’artista, prende spunto da Luca, indimenticabile protagonista di “Natale in casa Cupiello”, di Eduardo, che concentrato sul suo presepe, non si accorge che il suo piccolo mondo si sta sgretolando. Si rifà pure ai personaggi di Molière che sono rappresentazione della crisi sociale del mondo in cui visse il maestro francese.
La commedia, comunque molto incalzante, nonostante la profondità del messaggio, sarà anche sul palco del Manzoni la sera di San Silvestro. Sono infatti in calendario due recite, una alle 17.30 e l’altra alle 21,30. Il teatro ha pure organizzato una cena a partire dalle 20.30 e dopo si potrà assistere all’ultima rappresentazione. Al termine del secondo spettacolo, allo scoccare della mezzanotte, si brinderà al 2019, con Salemme e la Compagnia, augurandosi tempi meno contraddittori e più “riconoscenti”.
Informazioni: www.teatromanzoni.it