Forse non tutti sanno che il film “Mistero a Crooked House”, trae ispirazione da un romanzo della regina del giallo: Agatha Christie. Il libro in questione, s’intitola “È un problema” ed è datato al 1949.
Qual è il tassello fra Agatha Christie ed il film?
Si tratta di una parte del puzzle fondamentale. Un’idea, una storia ed una penna. In aggiunta alla mente geniale e, talvolta contorta artisticamente, si raggiunge il capolavoro. Nella fattispecie stiamo parlando del libro datato 1949 di Agatha Christie ”È un problema.” Un libro talmente affascinante e pieno di risvolti che ha convinto molto il regista Gilles-Parquet-Brenner. Il quale, ha riadattato il capolavoro al proprio film “Mistero a Crooked House.” Il film ruota attorno ad un assassinio, quello del patriarca 86enne Aristide. Sebbene non sia facile comprendere chi l’abbia ucciso, la nipote Sophia, decide di chiamare un detective, col quale ebbe una relazione. La famiglia del vecchio, non è sicuramente delle più simpatiche, anzi, un covo di serpi, dove non risulta semplice comprendere chi ha attuato il “fattaccio.” La morte è causata da un’iniezione endovenosa di farmaco per la cura del glaucoma, al posto della solita insulina per diabete. Sebbene sia la giovane moglie Brenda a somministrarglielo, chiunque avrebbe potuto scambiare le fiale.
Mistero a Crooked House – recensione del film tratto da Agatha Christie
La spiegazione del finale
La relazione fra il detective e Sophie, risale a mesi prima. L’uomo crede di dover tenere sott’occhio la donna che lavorava per l’ambasciata britannica. Ciò perché si pensa che il ricco nonno, le avesse affidato incarichi governativi confidenziali. Sebbene il film sia stato adattato per il grande schermo, ha molto del romanzo di Agatha Christie. Scopriamo che la dodicenne Josephine ha ucciso il nonno, che odiava tanto. Lady Edith, scopre il diario della ragazzina e si proclama colpevole. La donna è di fatto malata ed ha pochi mesi di vita. Alla fine Lady Edith, percorre una scelta inevitabile: uccidere Josephine al fine di evitarle una vita in riformatorio da omicida. Come tutti i romanzi della Christie, il regista ha voluto mantenere l’andamento degli stessi. Infatti, si mostra la completa risoluzione dell’intrigo stesso.