Aftershock – un orrore ispirato a fatti reali | recensione

"Aftershock" è un film del 2013 ispirato a quanto accaduto in Cile dopo il terremoto del 2010. Si tratta di un lavoro horror e drammatico contemporaneamente

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“Aftershock” è un film horror, drammatico e catastrofico diretto da Nicolas Lopez e sceneggiato dallo stesso regista insieme ad Eli Roth e Guillelmo Amodeo. Il cast include: Eli Roth, Andrea Osvart, Ariel Levy, Nicolas Martinez, Lorena Izzo, Natasha Yarovenko. Il film prende spunto dal terribile terremoto che ha devastato il Cile nel 2010 e costruisce una storia che parla non solo di molti aspetti sconcertanti della società in cui viviamo ma anche di quella che fu la devastazione di tipo sociale che ebbe luogo in Cile appena dopo il terremoto.

TRAMA: Nel 2010, una comitiva di amici va in vacanza in Cile per godersi una vacanza fatta di sesso e divertimento sfrenato. Mentre la futilità delle loro giornate si riflette nelle situazioni che si creano fra di loro e con le persone coinvolte nei loro divertimenti, nel bel mezzo della vacanza si verifica un terremoto di incredibili proporzioni, che miete vittime in maniera atroce e causa uno sfaldamento sociale pauroso. Il fenomeno sociale che si scatena subito dopo miete ancora ulteriori vittime, generando un escalation di violenza senza pari.

Recensione Aftershock

“Aftershock” parte da una sinossi molto comune nel genere horror per parlare non solo di un disastro reale, ma di veri e propri fenomeni sociologici. I vari personaggi incarnano il complesso della società in cui viviamo: fra persone che pensano di poter comprare tutto coi soldi, persone frustrate che vivono male il loro lavoro, genitori single che cercano di rifarsi una vita ma sono comunque divorati da sensi di colpa e gente costantemente vittima della prepotenza altrui, si costruisce un tessuto sociale molto esemplificativo che vuole denunciare nel complesso le assurdità del mondo in cui viviamo. Anche le due sorelle, così diverse fra di loro ma entrambe infelici, mostrano come l’insoddisfazione possa assumere volti differenti e ricercare la felicità in stimoli differenti.

Indipendentemente dalle loro storie, però, tutti diventano vittima del terribile terremoto: un attimo di violenza e distruzione che caccia fuori il peggio da alcuni, e rende ancora più bersaglio della sfortuna chi prova comunque ad essere solidale. Un escalation di eventi incontrollabili sembra portare verso una fine molto vicina, e si resta di stucco sia nel vedere come in mezzo a tutto questo trambusto a rimetterci siano sempre le persone buone – vittime prima dell’indifferenza, poi della paura ed infine della cattiveria. Ottime le modalità con cui gli sciacalli e coloro che sono evasi grazie al terremoto vengono rappresentati: più abietti del terremoto stesso, in Aftershock sono loro il vero nemico, il vero artefice di molti fra gli atti più cruenti. Anche su questo fronte, però, gli ultimi 10 minuti ci riserveranno una grossa sorpresa, a confermare come nelle tragedie il confine tra bene e male sia spesso molto sottile.

In definitiva è un film assolutamente promosso: certo molto cruento, con una prima mezz’ora introduttiva che forse poteva essere resa ugualmente bene con una decina di minuti in meno, ma l’opera rimane solida. “Aftershock” è disponibile in streaming sulle piattaforme Rauken TV, Chili, TimVision, iTunes, Google Play, Youtube. Di seguito il trailer.

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