Achille Lauro torna con Bam Bam Twist

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Achille Lauro non ha paura di niente, nemmeno del Coronavirus. In un periodo in cui l’atmosfera musicale tende ad adattarsi allo zeitgeist in corso, rilasciando musica spesso poco allegra, il nostro re degli scandali ne fa un’altra delle sue. Si chiama Bam Bam Twist, un throwback alla musica anni sessanta: naturalmente aggiornata, elettronica, sfacciatamente glam.

Bam Bam Twist: il ballo della distanza sociale

Achille Lauro non ha paura di niente, nemmeno della tradizione. Il twist è qualcosa che si ricorda come una reliquia del passato, ed è proprio la nostalgia uno dei rifugi preferiti della gente che ha paura. “In tempi di distanziamento sociale, la mia follia vi porta in pista con un ballo a due, che è stato allo stesso tempo il più promiscuo ed il più elegante degli anni “mitici” e “favolosi” del Miracolo Economico. Un ballo che nasce dalla gestualità dello “spegnere mozziconi di sigarette sulla pista da ballo e pulire le superfici con le estremità di un asciugamano”: il Twist, l’evoluzione sexy e sensuale dello Swing”. È con queste parole che si rivolge a Novella2000 descrivendo la sua nuova canzone.

Alcuni dei marchi più famosi e temuti della mascolinità vintage vengono citati sin dalla prima strofa. Si parla di Tarantino, di Quei Bravi Ragazzi. Di Robert De Niro, il gangster del cinema per eccellenza. E poi la mano appoggiata sulla tastiera, con le lettere P U L P tatuate sulle nocche, sfoggia smalto nero sulle unghie corte. Ecco che avviene un riappropriarsi della tradizione, del ruolo dell’uomo d’altri tempi e sicuro di sé, da parte di qualcuno che per quel ruolo prova qualcosa tra indifferenza e velato disprezzo. Anche nelle foto promozionali, Lauro posa con un elegante completo a doppio petto grigio – ma rigorosamente con le palpebre truccate, come nemmeno il più efferato dei gangster avrebbe osato all’epoca fare.

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Malandrino🥊

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Viaggio nel tempo con Achille Lauro

La stessa The Twist, la versione di Chubby Checker che è entrata nella leggenda, è una canzone da eccezione per vari motivi. È la canzone più venduta di tutti i tempi, un record imbattuto nei più di cinquant’anni in cui è stata rilasciata. Ed è anche l’unica canzone nella storia ad arrivare in prima posizione nel suo anno di uscita – il 1960 – per poi ritornarvi due anni dopo quando gli adulti scoprirono a loro volta il ballo tanto amato dai loro giovani figli. Alla fine si mettono tutti d’accordo, vecchi e nuovi, quando la musica è bella e si balla bene.

Intanto, sul profilo Instagram di Achille Lauro è possibile trovare un’immagine familiare anche a chi non si intende né di cinema né di gangster. Sono Vincent Vega e Mia Wallace, John Travolta e Uma Thurman, protagonisti proprio del Pulp Fiction di Tarantino. Stanno ballando assieme nel Jack Rabbit Slim’s, il locale kitsch anni cinquanta, nella scena più famosa del classico. Ma anziché Chuck Berry, alle loro spalle suona Bam Bam Twist. Ancora una volta il nuovo incontra il vecchio, lo omaggia, affettuosamente se ne riappropria. Lo riporta in auge per una generazione a volte nostalgica, ma sempre “aggiornata”.

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