Appena due settimane fa abbiamo parlato del primo manga ambientato nel mondo della pallavolo. Oggi tratteremo il suo “erede”: parliamo di Mila e Shiro.
Di cosa parla Mila e Shiro?
Il titolo originale del manga è Atakkā Yū!, ed è stato pubblicato per la prima volta nel 1984 da Jun Makimura e Shizuo Koizumi. Il nome Yu è proprio quello della protagonista, nel nostro Paese ribattezzata Mila. Ciò che forse non tutti sanno, però, è che i suoi creatori si ispirarono alla vera storia della Nazionale Giapponese di Pallavolo, soprannominate “le streghe”.
Mimi e la Nazionale di pallavolo incoraggiare lo sport
La trama
Ma torniamo al manga. La protagonista è una giovane di campagna, che dalla casa dei nonni si trasferisce a Tokyo, nella casa del padre: la madre, una ex giocatrice di pallavolo, li ha lasciati quando lei era molto piccola, proprio per seguire la sua passione. Mila quindi arriva nella metropoli giapponese e si iscrive a scuola, scoprendo a sua volta la pallavolo. Il suo talento è subito evidente, e la porta nella squadra fino alla Nazionale: lo scopo ultimo saranno le Olimpiadi, in questo caso Seoul 1988 (come mostra il fotogramma finale della sigla).
I personaggi
Naturalmente la nostra Mila non è l’unico personaggio in questa storia. Nella nuova scuola la ragazza fa la conoscenza di un senpai (compagno più grande), Shiro, capitano del club della squadra maschile, il suo interesse amoroso. Ma anche di Nami Ayase, la sua capitana e inizialmente rivale, anche in amore: in seguito le due stringeranno amicizia. La stessa cosa accadrà con la capitana di una squadra avversaria, Kaori Takigawa. Fra i comprimari ci sono le altre compagne di squadra, gli allenatori, il padre e infine anche la madre, che Mila credeva morta: nel manga è effettivamente così, mentre nell’anime è viva e vegeta e lavora come commentatrice sportiva.
Mila e Shiro: amici o amanti?
Un punto che differisce fra manga e anime è anche il rapporto fra Mila e Shiro. Poiché entrambi compaiono nel titolo della serie a cartoni animati, si suppone che dovrebbe essere un coprotagonista: ebbene, la storia è diversa. Se pur esiste un interesse affettivo fra i due, infatti, Shiro è un semplice personaggio di sfondo, che non rivela mai i propri sentimenti, preferendo lasciare che Mila segua la sua strada da professionista. Nella storia infatti la questione amorosa ricopre un ruolo più marginale, concentrandosi sul sogno della protagonista e sui sacrifici fatti per raggiungerlo.
Adattamento italiano
La serie a cartoni animati che tutti conosciamo, con la sigla cantata da Cristina D’Avena, è andata in onda nel nostro Paese per la prima volta nel febbraio del 1986 su Italia 1: successivamente passò su altre reti, da Rete 4 a Canale 5 a Boing. Infine, neppure Mila e Shiro è passato indenne dalla censura, anche se più lieve che in altri prodotti. Si trattava perlopiù di scene di nudo, oppure di violenza. Niente affatto trascurabile, se pensiamo agli allenamenti estenuanti, spesso conditi da violente pallonate in faccia, cui Mila e le sue compagne venivano sottoposte dall’allenatore Diamond.