Emera Film: porta su CHILI “Per Grazia Non Ricevuta”

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Torna l’8 giugno, Emera Film, su CHILI (www.chili.com) portando “Per Grazia Non Ricevuta” per la regia di Davide Melis.

Emera Film: “Per Grazia Non Ricevuta”

Il documentario racconta il picaresco viaggio dell’artista sassarese Giovanna Maria Boscani e del cantautore cagliaritano Joe Perrino. A bordo di un’ApeCar lungo le carceri della Sardegna per raccogliere le richieste di grazia sotto forma di ex-voto. Disegni, scritti che hanno trasformato l’Ape in un’installazione artistica itinerante. E che oggi è pronto a raccogliere gli apprezzamenti del grande pubblico per portare questo messaggio di arte. Cultura e speranza nelle case di tutti noi, offrendo a quell’umanità reclusa finalmente una voce.

Questa la vicenda

Partendo dall’istituto carcerario più a sud della Sardegna, il carcere di Uta. Il viaggio di Giovanna e Joe tocca le strutture carcerarie dell’isola dove i detenuti consegnano agli artisti la loro richiesta di “grazia” sotto forma di ex-voto. Disegni scritti oggetti concorreranno a decorare l’Ape-Car che viene trasformata da Giovanna Maria Boscani in un’installazione artistica itinerante.

In questa direzione si sviluppa l’idea di spezzare l’isolamento carcerario

Proponendo un’avventura quasi surreale che unisca gli istituti di pena attraverso l’arte e la musica. Nel lavoro dell’artista la Ape-Car diventa un elemento simbolico e fantastico che si presenta come medium di relazione fra pratica artistica e il vissuto carcerario. “Per Grazia non Ricevuta“ non vuole essere un’indagine socio-antropologica ma cassa di risonanza per le sue storie. Desideri ambizioni sogni che altrimenti rimarrebbero rinchiusi fra le mura degli istituti di pena.

Selezionato al Festival Internazionale della Cinematografia

La forma del film è più simile a quella del cinema narrativo che a quella del documentario in tutto Un film fatto di dialoghi: fra i due protagonisti e con le persone che incontrano nel loro viaggio. Per Grazia non ricevuta è stato selezionato al Festival Internazionale della Cinematografia Sociale Tulipani di Seta Nera tra i 16 documentari finalisti per partecipare al Premio Sorriso Rai Cinema Channel.

Carceri italiane: una situazione da terzo mondo

I protagonisti del documentario: Emera Film

Nicola Macciò, in arte Joe Perrino

Cantante, musicista, produttore e attore, si muove da oltre 30 anni sulla scena musicale nazionale e internazionale attraversando generi e stili, pur restando legato alla Sardegna dove è uno dei protagonisti del panorama musicale e culturale. Joe Perrino è nato a Cagliari l’8 aprile 1965. Nel 1984 fonda la band beat-gardage Joe Perrino and The Mellowtones. Nel 1986 pubblicano il primo album con la IRA Records di Firenze: Rane N Roll. Dopo il trasferimento a Londra, inizia una collaborazione con gli Horse London e, poco tempo dopo, con il chitarrista anglo-americano Perri Boyesen, con il quale formerà la band The A.D. Show.

Finita l’esperienza all’estero

Joe Perrino torna in Italia e insieme a un gruppo di giovani musicisti dà vita agli Elefante Bianco (1995). Durante la fase discendente degli Elefante Bianco, Joe comincia il progetto “UN OPERAIO ROMANTICO” che porta in teatro cominciando a trasformare i concerti in forma musico teatrale. Alla fine degli anni Novanta inizia un altro progetto, “CANZONI DI MALAVITA” dove recupera vecchi brani della malavita, canzoni disperate talvolta ironiche come accentua l’interpretazione drammatica di Joe, che vengono riarrangiate in una forma canzone vera e propria.

Nel 2000 la prima rappresentazione in teatro

Dello spettacolo Operaio Romantico, che riscuote nel circuito Sardo un notevole successo e nel 2002, ottiene la parte principale nel cortometraggio “Preda“ , per la regia di un emergente regista Sardo , Paolo Carboni, con cui vincerà il premio per migliore attore protagonista. A gennaio 2021 uscirà per Freecom Music il vol. 3 di questo percorso. Ha inciso 18 dischi e interpretato 8 film, oltre a numerosi spettacoli teatrali.

Giovanna Maria Boscani

Nata a Sassari, laureata all’ Accademia di Belle Arti, è artista e artigiana. La sua ricerca visiva richiama alla memoria tutto ciò che di più magnetico si riscopre nella cultura della Dia de los Muertos messicana e nella dimensione del sacro. Nei suoi lavori reinterpreta valori iconografici e culturali mescolando in una trama creativa diversi stili e ricreando un esuberante immaginario di simbologie dal cromatismo acceso.

Nelle sue opere

La calavera, il corazon, la santa muerte, così come icone sacre e figure del panorama musicale, politico e cinematografico internazionale prendono vita in un’unica inquadratura. Artista dotata di particolare sensibilità e di un estro poetico tutto personale, Giovanna Maria Boscani trasforma i suoi lavori in santuari e crea originali gioielli di artigianato, liberando echi della propria storia personale” (Fioriture 2014).

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