Eurovision 2022: l’Ucraina parte favorita

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Eurovision 2022 cover

La crisi russo-ucraina pesa anche sulle quotazioni del prossimo Eurovision 2022. L’Ucraini sale infatti in prima posizione tra i partecipanti in lizza per la vittoria finale.

Eurovision 2022: quanto è quotata la vittoria dell’Ucraina?

Facciamo il punto della situazione. Alina Pash si era guadagnata il diritto di rappresentare l’Ucraina, ma ha sorpreso tutti ritirandosi dall’Eurovision 2022. “Non mi interessa partecipare all’Eurovision: la questione principale ora è fermare la guerra di Putin”, ha dichiarato l’artista. “[…] non è solo per l’Ucraina che stiamo combattendo. Siamo come una porta per l’Europa e dovete capire che, se non lo fermeremo, lui non si fermerà”. A sostituirla sarà dunque la Kalush Orchestra, al momento quotata come vincitrice della competizione, con un 27%. Secondi i nostri Mahmood & Blanco, con il 18%. Quotazioni, queste, che riflettono la situazione geopolitica attuale. L’Europa si stringe attorno alla nazione ferita.

Eurovision 2022: l’esclusione della Russia

I vertici EBU avevano nei giorni scorsi diramato un comunicato nel quale dichiaravano che la Russia non avrebbe partecipato al prossimo Eurovision 2022. “Restiamo impegnati a proteggere i valori di un concorso culturale che promuove lo scambio e la comprensione internazionale, riunisce il pubblico, celebra la diversità attraverso la musica e unisce l’Europa su un unico palco”, si leggeva nel comunicato. Questo accadeva mentre tre membri della Kalush Orchestra, già investiti della partecipazione, decidevano di arruolarsi nell’esercito di Kiev.

“Stefania”

Si intitola “Stefania” il brano che i Kalush Orchestra presenteranno all’Eurovision 2022. La canzone non ha in sé alcun riferimento politico esplicito. Parla infatti delle madri, della loro forza e dell’amore incondizionato che provano per i propri figli. Alla luce dei recenti sviluppi, il sotto-testo ricavabile da questa canzone è quasi tangibile. E la sua forza dirompente potrebbe fare la differenza. Non sarebbe affatto inverosimile pensare che l’Ucraina guadagni il primo scalino del podio.

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