I Bloodywood, da fenomeno di internet a rappresentante del metal indiano

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Se siete amanti dei suoni folkloristici, quindi caratterizzati dalla tradizione musicale della località di origine, allora i Bloodywood fanno per voi. Il nome scelto dal gruppo fa capire il luogo di provenienza, l’India, più in particolare la frenetica Nuova Delhi. Il gruppo ha come coordinate sonore un impianto metal, fatto di chitarre e bassi, e un retrogusto mediorientale, che dona al suono generale fragranze particolari.


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Chi sono i Bloodywood?

I Bloodywood nascono nel 2016 per volontà del chitarrista Karan Katiyar, desideroso di iniziare un percorso musicale fatto di goliardia e parodia di altre band. Note sono le versioni clownesche di Everybody dei Backstreet Boys e Heavy dei Linkin Park. Dopo quindi un inizio non professionale, i Bloodywood decisono di fare sul serio. Katiyar recluta Jayant Bhadula, cantante dotato di ottimo growl, e abbandona il suo lavoro precedente per concretizzare la sua passione per la musica dura. Nel 2017 il gruppo prende forma, Katiyar leviga la propria formazione tipo reclutando anche un rapper indiano Raoul Kerr, che li aiuta nella stesura dei brani. Tra questi segnaliamo Ari Ari, brano tradizionale indiano reso possente e micidiale dall’utilizzo di chitarre, growl e strumenti tipici della musica indiana come il Dhol. La crescita definitiva dei Bloodywood arriva nel 2019. Appena pubblicano il loro brano Machi Bhasad (Except a riot), che viene scelto dalla software house Ubisoft per promuovere l’uscita del videogioco Beyond Good And Evil 2.


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