Armageddon – Giudizio Finale | Recensione e scheda del film

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locandina Armageddon con Bruce Willis

Armageddon è uno spettacolare conto alla rovescia apocalittico del produttore Jerry Bruckheimer con protagonista Bruce Willis.

Il film si apre sulla demolizione del centro di Manhattan e un simpatico cagnolino in pericolo. In pochi minuti, è una pioggia di meteoriti, che annuncia “le parti peggiori della Bibbia” che verranno. E il primo di mille e uno big bang: ogni volta che c’è una pausa in cui puoi prendere fiato, c’è un campanello d’allarme come l’annientamento di Parigi.

Grazie alla crisi scientifica-militare (elemento obbligatorio in questo genere di film) il direttore della NASA (Thornton) ci offre un corso di aggiornamento sugli eventi catastrofici di sterminio.

Trama

L’asteroide Dottie ha le dimensioni del Texas e colpirà il pianeta Terra in 18 giorni, senza lasciare in vita nemmeno un batterio. La nostra unica speranza è che una missione missilistica riesca a praticare un buco in profondità e la bombardi al centro. Da qui l’urgente necessità di individuare “il miglior esperto di esplosivistica in profondità del mondo”. Ed ecco Bruce Willis nei panni di Harry Stamper, un chiassoso giramondo ispirato al famoso pompiere dei pozzi petroliferi Red Adair. Harry accetta gentilmente di salvare il mondo ma solo se può portare con sé la sua squadra.

Dopo una lunga e infinita prima parte, i nostri hooligan decollano finalmente in due navette con i loro astronauti, e tutto ciò che può andare storto lo fa.

Armageddon – Il cast

La squadra include ex criminali tra cui il migliore amico di Harry (Will Patton), un gigantesco sosia di Ving Rhames (Michael Clarke Duncan), un giovane tizio zen Matthew McConaughey sosia (Owen Wilson), lo spericolato (Affleck) – che è innamorato della splendida e testarda figlia di Harry (Tyler) – e un geologo geniale e spiritoso (potrebbe essere solo Steve Buscemi).

Oltre a Jonathan Hensleigh e J.J. Abrams, una vera folla di sceneggiatori “seri” – tra cui Robert Towne, Paul Attanasio e Scott Rosenberg – è stato impiegato per fornire idee d’azione, sequenze drammatiche chiave, battute. Collettivamente dovrebbero rabbrividire, perché gran parte di questa opera ha il contenuto e il tono di base di una pubblicità della Coca-Cola.

Se Armageddon avesse rinunciato alla commedia, il film sarebbe durato un’ora invece delle due e mezza in cui si perde uno slancio potenzialmente elettrizzante. Ma il genio di Bruckheimer per la postura, la volgarità e il divertimento a buon mercato rivaleggia con Cecil B. DeMille (ehi, usa persino Charlton Heston come narratore!) A suo merito, nei primi cinque minuti di Armageddon succede di più che in tutto Deep Impact, e se escludi la catastrofe globale ti diverti di più.

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