Festeggiamo il trentottesimo compleanno di Arisa, una delle cantanti italiane più amate del nuovo decennio. Riscopriamo la sua carriera, a cominciare dal debutto con Sanremo Giovani, fino all’ascesa all’indipendenza discografica poco dopo il suo sesto album.
Arisa al debutto: simpatia e Sincerità
Sanremo, nel 2009, è una serata di eventi. Dalla comparsata di Annie Lennox, la signora degli Eurythmics, alla sorprendente vittoria di Marco Carta con La Forza Mia, fino all’indignazione suscitata da Povia con l’ancora oggi derisa Luca Era Gay. E poi lei, col suo caschetto nero in stile Amélie Poulain, gli occhialoni e quel buffo vestito nero. Era l’inizio di Arisa, la cui carriera decennale era appena cominciata, e il cui punto di partenza si chiama Sincerità. Il brano che portò la giovane alla vittoria nella categoria Nuove Promesse, seguita da Malika Ayane e Karima, sua prima canzone ad arrivare alla prima posizione su iTunes Italia, era cantato dai giovani di tutta Italia. E anche parodiato con amore, con l’inno al macabro dei Gem Boy Fatalità, in cui ad essere “in fondo così semplice” non è l’amore, ma la morte.
Rosalba Pippa, classe 1982, è una di quelle cantanti italiane di corrente generazione che hanno sempre qualcosa di bello da dare. La voce acuta e cristallina, i testi incantati e romantici e lo stile fresco e innocente – ma mai sciocco – sono i punti di forza di Arisa, che le hanno procurato ben quattro singoli di platino. La si può vedere evolvere disco dopo disco, mettere in mostra via via più emozioni. Abbandonare la faccina sorridente, gli enormi occhiali neri e la frangetta, che sulla copertina del terzo album Amami giacciono su un manichino come a indicare l’abbandono di una maschera. Il secondo singolo a portarla in prima posizione è La Notte: l’Arisa matura, rimasta “da sola con me” a notte fonda, piace davvero. E piace anche quella “a metà strada” di Controvento, che compare nel suo quarto album Se Vedo Te. Se si pensa alla Arisa delle ballate, quella dalla voce sottile come cristallo e splendidamente soave, è là che si va a guardare.
Sanremo 2019: Arisa “Mi Sento Bene” – Testo
“Rosalba” oggi: cinema e indipendenza
Nonostante tutto, il lato giocoso di Arisa non se n’è andato mai via del tutto. Lo si può vedere alla televisione, per esempio, o nel cinema. Recita di fianco a Christian de Sica in Colpi Di Fulmine, nei panni di una stridula e invadente perpetua. Doppia l’agente segreta Lucy Wilde nei sequel di Cattivissimo Me, e la dolce cantante Lucille nel film d’animazione francese Un Mostro A Parigi. Nella collaborazione con il duo Takagi & Ketra, nella hit da discoteca l’Esercito Dei Selfie. Ed è ancora vivo nel 2019, quando la sua Mi Sento Bene la riporta dieci anni dopo a Sanremo, dove tutto è cominciato. Un’altra canzone ottimista: non più l’abbandono innocente di Sincerità a una relazione romantica, ma con un epicureo Carpe Diem alla vita in generale. Abbandonando le preoccupazioni e traendo piacere dai piccoli piaceri della vita si impara a stare bene. Un ritorno alle origini completo, citando la filosofia di Amelie.
L’ultima fatica discografica di Arisa, Una Nuova Rosalba In Città, è anche l’ultimo e unico sotto la casa discografica Sugar Music. Ma Arisa non tornerà alla Warner, come annuncia il suo ultimo singolo Ricominciare Ancora. Esso è infatti pubblicato sotto una casa discografica indipendente, con a capo Arisa stessa, che si chiamerà Pipshow. Un termine usato da Arisa anche sui social network, incluso il suo profilo Instagram. “Da bambina mi vergognavo del mio cognome, Pippa”, dichiara in un’intervista per l’Huffington Post. “Ora lo uso un po’ ovunque. È una bella rivincita, non le pare?”