Nonostante l’odio mediatico che ha ricevuto proprio nella prima parte della sua carriera, l’ingresso di Justin Bieber nello scenario pop mondiale fu sicuramente uno dei più trionfali che sia avvenuto nello scorso decennio. Era il 18 gennaio 2010 quando l’allora quindicenne cantante canadese, che a differenza di molti coetanei ai tempi aeva ancora la voce bianca (una bellissima voce bianca), pubblicava la canzone che gli avrebbe cambiato la vita: “Baby”. Da quando è uscita Baby di Justin Bieber di acqua sotto i ponti ne è passata tanta: la bellissima voce bianca ha lasciato spazio ad una voce adulta molto meno potente e interessante, ma ciononostante Justin Bieber è ancora un cantante molto seguito che continua ad ottenere hit, vendere milioni di album e riempire gli stadi con i suoi concerti.
Baby di Justin Bieber: un brano oggettivamente molto importante
Indipendentemente dall’essere o meno un fan del Justin Bieber del 2020, di aver apprezzato o meno le sonorità da lui rese popolari con brani come “What Do You Mean” ed i suoi periodi urban (incluso il nuovo singolo “Yummy”), che il debutto con “Baby” sia stato uno dei più potenti dello scorso decennio è un dato oggettivo. Del resto, a sponsorizzare il ragazzino Bieber non c’erano artisti di poco conto: Usher, uno dei cantanti R&B più famosi e talentuosi di sempre, gli faceva pubblicamente da mentore mentre Ludacris, rapper importantissimo che ha inciso decine e decine di collaborazioni con tanti cantanti pop e R&B nella sua carriera, figurava addirittura come featured artist nel brano. Una condizione che, insieme all’immagine molto bambinesca del JB di allora, attirò moltissima attenzione, con risultati che sono ancora sotto gli occhi di tutti.
Baby di Justin Bieber: pregiudizi verso un ragazzino che fa musica
Mentre verso le cantanti donne che si affacciano da piccolissime nell’universo musicale non c’è stato mai alcun tipo di astio, negli ultimi decenni si è sviluppato un fenomeno analogo verso i cantanti maschili che fanno la stessa cosa. Justin Bieber l’ha visto con i propri occhi, tant’è che ai tempi il mondo si divideva fra chi apprezzava il suo talento acerbo e adolescenziale e chi invece lo massacrava in quanto tale, con commenti sul suo aspetto non propriamente da macho che sprofondavano spesso nella più bieca omofobia. Ironia della sorte: oggi che le sue abilità vocali non sono più da cantante, e che i brani provenienti dall’album di “Baby” non riesce nemmeno più ad eseguirli decentemente dal vivo, le stesse persone che ai tempi odiavano Justin Bieber semplicemente per il suo essere Justin Bieber non hanno minimamente lo stesso atteggiamento.
Il Justin Bieber del 2020 parla di “Baby”
Indipendentemente dagli up and down presi dalla sua carriera e dalla sua vita privata negli anni, essere arrivato a 10 anni da un brano che ha avuto un impatto simile su di lui come artista e come persona è sicuramente un grande traguardo per Justin Bieber, che ha quindi commentato in questo modo.