Snitch L’infiltrato – recensione del film con Dwayne Johnson

Snitch L'infiltrato è un film dalla trama incredibile, ma completamente vera. Si tratta inoltre di uno dei primi ruoli davvero di spessore di Dwayne Johnson.

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“Snitch L’infiltrato” è un thriller/film d’azione tratto da una storia vera, diretto da Ric Roman Waugh e sceneggiato dallo stesso regista in compagnia di Justin Haythe. Il cast include Dwayne Johnson, Barry Pepper, Michael Kenneth Williams, Nadine Velazquez, Jon Bernthal e svariati altri interpreti. L’opera è interamente ispirata ad una storia vera, e rappresenta uno dei primi ruoli davvero ben eseguiti da Johnson, una delle prime opere con l’attore si è finalmente smarcato dal ruolo di “ex wresler tutto azione” ed ha dimostrato di possedere doti artistiche che vanno al di là della sola presenza fisica.

TRAMA: il diciottenne Jason riceve un pacco di droga spedito da un amico: nonostante non voglia spacciare, il ragazzo accetta ingenuamente di fare un favore all’amico e si ritrova così incriminato alla stregua di uno spacciatore. Per evitare che suo figlio sconti 10 anni in carcere in maniera ingiusta, il padre (Johnson) decide di infiltrarsi nel cartello della droga e permettere in questo modo un maxi arresto che farebbe ridurre la pena del figlio a un solo anno di reclusione. Ma il rischio di essere scoperto è sempre dietro l’angolo…

Recensione di Snitch L’infiltrato

Con una trama capace di mantenere costantemente alta la tensione ed un approfondimento dei personaggi tale da portarci dritti nelle psicologie di tutti i personaggi coinvolti, “Snitch L’infiltrato” mette in scena una storia incredibile in cui cooperano più fattori. Non solo abbiamo un ragazzo che per un semplice errore di valutazione rischia di passare una vita in carcere, a contatto con criminali veri, ma anche un padre che sente addosso il peso intero della vicenda, un uomo persuaso di non aver tirato su suo figlio con la giusta attenzione e di avere parte delle responsabilità.

Ciò crea un intreccio molto interessante in cui si intersecano anche altre vite: un uomo con precedenti penali che cerca di rimanere pulito ma viene travolto da questa storia, una procuratrice algida e invischiata nella politica che si lascia coinvolgere dalla vicenda solo quanto basta per il proprio tornaconto. In tutto ciò, l’azione ricca di armi e spettacolo si fonde con personaggi ben scritti ed una grande attenzione alle emozioni ed al lato psicologico. Questo è possibile sia grazie ad una regia impeccabile, tanto per quanto riguarda il ritmo dato all’opera che la maestria con cui vengono usate la telecamera e gli effetti speciali, che per delle interpretazioni semplicemente impeccabili da parte di tutti gli attori.

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Ogni singolo interprete coinvolto in quest’opera esegue un lavoro ottime sul suo personaggio, riesce a calarsi completamente all’interno della creatura che gli viene assegnata, anche quando c’è da creare delle evoluzioni all’interno dei singoli personaggi e nei rapporti fra di loro. Secondo molti “il modo in cui racconti una storia è più importante di cosa racconti”, ed in questo film tale teoria è particolarmente valida: lo stile selezionato da parte del regista lo rende infatti adatto anche a chi generalmente non guarda film d’azione, di armi e droga. Lo storytelling ha sicuramente una grandissima importanza in questo film, ed anche per questo il risultato finale è adatto ad un pubblico davvero molto ampio.

Come guardarlo

“Snitch L’infiltrato” andrà in onda stasera, 15 gennaio 2020, in prima serata su RAI 4. Il film è anche disponibile in streaming sulle piattaforme TimVision, Chili, iTunes, Google Play, YouTube. Di seguito il trailer.

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