Alcuni personaggi entrano nell’immaginario collettivo per le opere che li rappresentano, e con la loro grandezza offuscano tutti i personaggi che li circondano. È il caso del capolavoro di cui parliamo oggi: Cyrano.
Cyrano de Bergerac
Di certo tutti avrete sentito parlare del Cyrano de Bergerac di Rostand, il guascone dal naso “importante”. Sembra sempre esistita nella storia, come nata insieme all’umanità stessa: invece, naturalmente, ha una data di creazione, ed è il 1897.
Chi ha scritto Cyrano?
Il suo autore, Edmond Rostand, era un marsigliese nato il 1° aprile del 1868. Inizialmente i suoi studi erano indirizzati a farlo diventare avvocato, ma in realtà non esercitò mai e da sempre fu attratto dalla scrittura. Il suo Cyrano, divenuto famosissimo proprio in virtù del suo naso, fu ispirato ad un personaggio realmente esistito di nome Hector Savinien Cyrano de Bergerac, appunto, scrittore e spadaccino provetto.
La trama
L’opera nacque come commedia in cinque atti, e narrava la storia dell’amore di Cyrano per la bella cugina Rossana. Lei è però attratta da Cristiano, più bello ma incapace di scrivere versi, al contrario del protagonista. Cyrano così si offre di scrivere per lui, e con tali componimenti Cristiano conquista Rossana, ignara che non siano parole sue. I due riescono a sposarsi, ma Cristiano e Cyrano partono in guerra. Di nuovo Cyrano detta a Cristiano le lettere che lui spedisce a Rossana, e così quest’ultimo si rende conto che lei ama l’anima di quelle parole, ossia Cyrano. I due compagni decidono di dire alla giovane la verità al ritorno dalla guerra: ma Cristiano muore, Rossana si chiude in convento e Cyrano, ritornato dal fronte, mantiene il segreto pur andando spesso a trovarla. Solo nel finale, uno dei più tragici di tutti i tempi, in punto di morte Cyrano le confessa tutto.
La prima di Cyrano il 28 dicembre 1897
L’opera venne messa in scena la prima volta a Parigi, nella data di oggi del 1897. Pare che Rostand non fosse affatto certo del successo del suo lavoro, tanto che in caso di fiasco era pronto a chiedere scusa all’intera compagnia per averli coinvolti nell’impresa. Ma non fu così: il pubblico andò in visibilio. E da allora la fama di Cyrano de Bergerac, con il suo amore tragico e tormentato, non dà segni di cedimento. Ancora oggi viene rappresentato nei teatri di tutto il mondo, e anche in tv, dove è stato interpretato dall’attore francese Gérard Depardieu. Anche il nostro Francesco Guccini ha scritto una canzone dedicata a Cyrano, Cirano appunto, dove impersona il guascone in un’invettiva politica coinvolgente (salvo nelle ultime strofe, dedicate a Rossana e al suo amore impossibile).
Edmond Rostand morì relativamente giovane, a cinquant’anni: ma ci ha consegnato un personaggio immortale, da sempre emblema dell’amore non corrisposto ma tuttavia vero, ardente, assoluto. Ed oggi, nella data della prima messa a teatro della sua “creatura”, vogliamo ricordarlo.