Dagli AC/DC, ai Parkway Drive, ai Karnivool. Lo sapevi che queste band hard rock, metalcore e progressive metal si sono formate in Australia?
Nella storia della musica mondiale i paesi anglofoni si sono imposti: l’Inghilterra ha dominato la scena degli anni ‘70, mentre gli Stati Uniti hanno preso il comando negli anni ’80. Pochi conoscono lo sviluppo musicale che ha avuto il terzo paese anglofono in ordine di importanza, cioè l’Australia. Nonostante questa scarsa fama, ha sfornato talenti che sono degni di nota andando a comporre una scena molto valida che è stata esportata in tutto il mondo.
AC/DC
La storica band hard rock nasce a Sydney nel 1973. Lo sapevate? Nonostante quasi tutti i membri siano britannici, pochi sanno che si sono formati in Australia. Hanno ricevuto un successo planetario e sono tra gli artisti che hanno venduto di più nella storia: ben 200 milioni di copie. Sono la band australiana che ha ricevuto più consensi a livello mondiale e ne è testimone l’album Back In Black che ha venduto 50 milioni di copie classificandosi al secondo posto dopo Thriller di Michael Jackson degli album più venduti della storia della musica mondiale.
Parkway Drive
La band metalcore si è formata nel 2003 a Byron Bay. Ha pubblicato sei album, un EP e due DVD. Assieme agli Architects, sono tra i gruppi metalcore attuali più apprezzati a livello mondiale. Il loro stile è caratterizzato dallo scream, i riff di chitarra potenti e molti breakdown, ma ci sono anche delle influenze heavy metal. La loro particolarità è quella di non aver registrato nessuna parte vocale in clean prima dell’album Ire nel 2015.
The Amity Affliction
Come i Parkway Drive, nascono nel 2003 a Gympie. Hanno pubblicato sei album in studio. Anche loro appartengono al filone del metalcore. Sono apprezzati per le canzoni molto personali con riferimenti alla depressione e all’ansia. Il cantante scrive i testi basandosi sulle sue esperienze passate. Sono stati oggetto di controversie sui social per la copertina del terzo album Chasing Ghosts che non è stata interpretata nel modo corretto.
Thy Art Is Murder
Sono una band deathcore formatasi a Sydney nel 2006. Hanno prodotto quattro album in studio e due EP. Il loro stile è un’unione di elementi metal e death metal. Ogni componente ha delle influenze diverse che confluiscono nello stile della band. Le loro ispirazioni principali sono i Gojira, i Meshuggah e i Behemoth. L’album Hate esprime il loro dissenso nei confronti della religione. I temi di Holy War, invece, sono la critica alla religione e all’estremismo, poi i diritti degli animali, la guerra e l’avidità.
Karnivool
Pochi anni dopo il successo dei Tool negli Stati Uniti con la pubblicazione di Undertow e Ænima, i Karnivool si inseriscono nella scena musicale a partire dal 1997 a Perth. Seguono il loro stesso filone compositivo: progressive/alternative metal che si contrappone al grunge degli anni ’90. La genesi del primo album è stata lunga perché passano otto anni tra la fondazione del gruppo e il rilascio di Themata, uno dei capolavori del nostro millennio in ambito progressive.
Ne Obliviscaris
Il 2003 sembra essere un ottimo anno per la musica in Australia. Nascono anche i Ne Obliviscaris a Melbourne. Seguono il filone degli Opeth, cioè il progressive death metal. Le loro peculiarità sono l’aggiunta del violino a questo genere molto aggressivo e la contrapposizione tra le due voci, una melodica e una growl. La loro musica è definita colta ed elaborata. Infatti le loro melodie si ispirano alla musica classica, mentre i testi richiamano argomenti elitari. Il loro brano And Plague Flowers the Kaleidoscope è stato inserito nel corso di composizione del Conservatorio di Sydney vista la complessità.
Plini
Ultimo, ma non per importanza, è doveroso citare il giovane chitarrista australiano. Ha iniziato a comporre musica da poco tempo, ma nonostante questo è uno dei maggiori virtuosi del mondo. Di solito produce EP con pochi brani e predilige questa soluzione rispetto agli album. Ne ha rilasciato solo uno nel 2016, cioè Handmade Cities e ben 4 EP a partire dal 2013. La sua particolarità è quella di inserire una dose di tastiere che rende le canzoni molto melodiche e oniriche in linea con le copertine surrealiste.