Firenze libro aperto 2018: un piccolo riassunto di quello che avete perso

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Dal 28 a al 30 settembre si è tenuta a Firenze la seconda edizione del festival del libro.

Firenze libro aperto”, così denominata, ha visto partecipare un gran numero di case editrici e di scrittori, tra cui molti emergenti.

Le novità di questa fiera sono state tante, tra cui “il cerchio degli artisti”, un’intera area dedicata a quei piccoli autori, indipendenti e meno, che cercano di farsi strada in questo vasto mondo pieno di case editrici.

Non è mancata nemmeno “l’arte”: libri di illustrazioni, libri di storia dell’arte e molto altro ancora.

Una fiera del tutto sottovalutata dal pubblico molto spesso quasi inesistente. Vi racconto io, adesso parlo io, visitatrice della mostra che ha vissuto un’esperienza assai gradevole, vi racconto cosa vi siete persi tutti quanti!

Non un classico articolo di giornale, non una classica recensione, ma sarà un piccolo riassunto delle emozioni (per vedere il video di presentazione vai qui) che ho provato personalmente partecipando a questo evento.

Sono stati tre giorni intensi in cui ho personalmente partecipato e ho potuto conoscere, condividere e confrontarmi con vari scrittori, emergenti, indipendenti e quant’altro.

Tra le ansie, le paure, e la voce un po’ tremante ho avuto l’onore di poter intervistare ogni singolo autore, scrittore, e qualsiasi altro espositore che abbia deciso di accogliermi a braccia aperte.

La passione per la scrittura, l’amore per la letteratura, era tutto ciò che legava ogni singola persona presente in quel festival.

In un’epoca in cui, il contatto umano non esiste quasi più, in un’epoca dove i sentimenti non sempre vengono resi pubblici, la scrittura è diventata una loro via di fuga, un modo per mantenersi vivi, un modo per mantenere vivi la loro anima.

Una passione per alcuni, per molti invece un lavoro vero e proprio e per altri un semplice passatempo. Molti erano i motivi che portavano tali scrittori a scrivere, giorno e notte, in qualsiasi posto trovassero l’ispirazione e il bisogno di liberarsi dai loro pensieri.

È scrittore colui che scrive ciò che gli altri pensano ma a parole non sanno dire. È scrittore colui che riesce a mettersi nudo nel silenzio della notte su un foglio di carta esprimendo ogni singola sensazione, rendendola unica. È scrittore colui che riesce a farti emozionare leggendo semplici parole combinate nel modo migliore.

Tutto questo era Firenze libro aperto.

Questo l’ho imparato da ogni scrittore, da ogni autore: indipendente, emergente o con una lunga carriera alle spalle, nessuna differenza.

Sono scrittori che scrivono al buio, magari anche sottovoce, nel cuore della notte. Scrivono aprendo il loro cuore, lasciando che le loro esperienze personali si celino dietro i loro racconti.

Questa è stata Firenze libro aperto, un’esperienza, un viaggio, e molto altro.

Certe emozioni si provano, non possono essere spiegate, ma certe storie vanno raccontate e questa è una di esse. Ogni singola storia merita di essere all’ultima parola.

Quindi, miei cari lettori, prendetevi una tazza di tè, un caffè o qualsiasi altra bevanda più via aggrada in questi mesi autunnali e leggete. Leggete fino allo sfinimento, leggete per conoscere ma soprattutto leggete per vivere.

Ricordatevi che ogni singola parola scritta su quei fogli di carta che voi state sfogliando, è frutto di un lungo lavoro di qualche scrittore perso nel mondo.

 

 

8 COMMENTS

  1. Hai scrittobf lle cose bellissime che in una epoca dove contano i selfie e le cose immediate ed effimete, fa onore a una ragazza della tua gionmvsbr età. Ti sei avvicinata a noi autori con educazione , gentilezza, priva di ogni arroganza, quasi timida, ma bella nei modi e nell’aspetto. Sono felice e orgoglioso di essere stato intervistato da te e ti auguro la carriera che sicuramente meriti. Un saluto. Marco Cibecchini

    • Gentilissimo Marco, non credo di avere le parole giuste per poterti ringraziare. Se dovessi mai descrivere cosa è la felicità per me, ti direi che è questo! Ti ringrazio infinitamente, anche se come già avevo detto, un grazie non sarà mai abbastanza.
      Spero di avere occasione per ricontrarvi tutti quanti!
      Un saluto, Jasmine

      • Il 9-10-11 novembre sarò al Pisa book festival con il gruppo SEU, non so ancora quando sarò pr sente allo stand, ma farò una presentazione dei libri insieme alla scrittrice Vilma Venturi in data 11-11 alle ore 16 nella sala blu

  2. Sono felice di leggere cose simili da una ragazza tanto giovane, che ha saputo cogliere l’essenza di chi scrive in modo così semplice e al tempo stesso profondo. È sempre più difficile incontrare persone come te in un mondo dominato dalla superficialità. È per me un onore essere stato intervistato come autore. Spero possano esserci altre occasioni, ma in ogni caso ti auguro tutta la fortuna possibile e soprattutto di conservare sempre questo tuo contagioso entusiasmo. Grazie Jasmine.

    • Caro Marco, è stato davvero un piacere per me poterti conoscere! Leggere tali frasi e sapere che hai una certa considerazione di me mi rende alquanto orgogliosa. Ti ringrazio tantissimo e ti auguro il meglio anche io, ci sarà sicuramente di rivederci, magari ad un prossima intervista per il tuo nuovo libro 🙂

  3. Jasmine bellissima pagina di diario che è un piccolo meraviglioso viaggio nelle emozioni e nei colori che si respiravano alla Fortezza e che possono rivivere ogni giorno nel mondo della scrittura… brava davvero!

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