Esistono innumerevoli film che cercano di raccontare l’indicibile: le atrocità dei nazisti, dentro e fuori i campi di sterminio; il dolore delle persone trasformate in numeri. Tuttavia, esistono davvero pochissime serie tv che ripercorrono quegli anni e quelle follie. Ecco, allora, una lista di quattro titoli che hanno provato a rendere il racconto della Shoah più intimo, familiare, quotidiano e, soprattutto, reale.
1. La guerra è finita
Con la produzione italiana di Michele Soavi, la miniserie La guerra è finita si concentra sulle storie di giovani sopravvissuti che cercano di tornare alla loro vita nella cornice delle maceria dell’Italia caotica subito dopo la Liberazione. Come espresso dal regista Soavi, “La memoria se non la racconti non esiste”, ed è anche questo il messaggio della miniserie: ricordare la Shoah è necessario per non perdere noi stessi e la nostra umanità. Nella sua scelta di usare gli occhi dei giovanissimi, la serie tenta di raccontare ad un pubblico della stessa età la guerra ed i suoi traumi, le lotte fratricide, la violenza e la negazione di quei diritti che spesso diamo per scontati.
2. Transparent
Jill Soloway nella serie Transparent narra la storia di una famiglia ebrea, intrecciandola ai traumi personali legati non solo all’esplorazione della propria identità di genere ma, anche, alla sensazione di eccezionalità e tristezza, di paura e di orgoglio comunitario che il ricordo dell’Olocausto tiene vivo nella cultura ebraica. La forza e la portata della serie stanno nel ritratto dell’umanità, contraddittoria e inquieta che le cinque stagioni di Transparent raccontano magistralmente. La serie non è ambientata nel corso della Seconda Guerra Mondiale tuttavia, gli avvenimenti di cui tratta sono indissolubilmente legati a quel periodo, alla Shoah ed alle sue conseguenze.
3. Holocaust
Miniserie televisiva del 1978, Holocaust non solo ebbe un’enorme risonanza nel mondo ma viene ancora oggi ricordata come uno dei fattori più importanti per il cambiamento della mentalità della Germania nei confronti della Shoah. Le quattro puntate raccontano l’orrore dell’Olocausto attraverso il vissuto di due famiglie tedesche: una ebrea, i Weiss, ed una, i Dorf, il cui padre di famiglia, spinto dalla disoccupazione, si arruola nelle SS fino a diventare uno spietato criminale di guerra al fianco di Hitler. Il cast brillante, tra cui figura anche Meryl Streep, coordinato dal regista Malvin Chomsky, riesce non solo a rappresentare l’atrocità e la follia dei crimini nazisti, ma anche a presentare le vittime come persone e non come cifre.
4. Red Trees
Prodotta da Netflix nel 2017, la serie tv Red Trees racconta di una delle sole dodici famiglie ebraiche sopravvissute all’occupazione nazista di Praga. La regista, Milena Willer, narra il viaggio dei protagonisti che, per salvarsi, hanno dovuto compiere un lungo viaggio dall’Europa Orientale fino al Sud America. Red Trees racconta la storia dell’Olocausto con un approccio insolitamente “artistico”, a partire dal titolo che fa riferimento al daltonismo o, più in generale, all’accettazione del diverso.