Si può festeggiare il compleanno di una canzone? Forse, dipende dalla canzone. Era il 1985 quando Harry Belafonte, musicista e attore, ebbe l’idea di realizzare un brano le cui vendite potessero essere devolute in beneficenza. Tra gli anni Settanta e Ottanta alcune zone dell’Africa, come ad esempio l’Etiopia e il Sudan, versavano in condizioni economiche tragiche: da cui la necessità di un progetto che potesse aiutare concretamente queste popolazioni. Ecco la storia di We are the world.
We are the world: come nacque questa canzone?
Il manager di Belafonte gli suggerì di radunare un gruppo di artisti, scelto fra i più grandi dell’epoca, in modo da dare alla cosa maggior risonanza. Venne quindi contattato Quincy Jones, che si sarebbe occupato dell’incisione e della diffusione: il testo, invece, venne affidato ad un trio straordinario. Furono Michael Jackson, Lionel Richie e Stevie Wonder ad assolvere al compito, e dalle loro mani nacque il testo della bellissima We are the world. In totale furono quarantacinque i cantanti che accettarono di partecipare a questo progetto: oltre ai tre già citati, nella lista figurano Tina Turner, Diana Ross, Dionne Warwick, Cindy Lauper, Kim Carnes, Bob Dylan, Ray Charles e Bruce Springsteen, oltre ai fratelli di Michael Jackson LaToya, Randy, Germaine, Marlon, Jackie e Tito. L’intera “squadra” venne denominata U.S.A. for Africa.
Quanto raccolse?
In totale, vennero raccolti cento milioni di dollari. Tra la scrittura e la produzione vera e propria non trascorse che un mese, e la data di incisione è proprio quella di oggi, 28 gennaio 1985. Sulla scia di questo successo planetario, e mentre U.S.A. for Africa è ben viva ancora oggi, nel 2010 venne incisa una nuova versione di We are the world. L’occasione, se così si può dire fu una tragedia, ossia il terribile terremoto che il 12 gennaio colpì Haiti. Sempre allo scopo di raccogliere fondi per aiutare i superstiti, fu di nuovo Lionel Richie ad attivarsi, radunando un nuovo gruppo di cantanti. Questa volta gli artisti furono settanta, e fra essi spiccavano grandi nomi come Céline Dion, Barbra Streisand e Tony Bennett, insieme a giovani artisti come Miley Cyrus, Nicole Scherzinger (ex Pussycat Dolls), Adam Levine (frontman dei Maroon 5) e Justin Bieber, giusto per citare qualche nome.
La versione originale
Ma sicuramente la versione più amata è l’originale, che quest’anno festeggia il suo trentacinquesimo compleanno e che rimane ancora nel cuore di tutti, acquisendo vita propria, per il bellissimo testo e il suo significato, anche a prescindere dal suo scopo benefico. Uno scopo, quello di unire voci e popoli, che è stato ampiamente raggiunto.