Napalm Death Vs Vittorio Feltri: “Picchiato con delle sedie”

Vittorio Feltri asfaltato dai Napalm Death, ma siamo sicuri che sia colpa della musica e non della politica?!

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NAPALM DEATH

I Napalm Death, band grindcore inglese, sono finiti in bocca al giornalista Vittorio Feltri. Cosa alquanto bizzarra, di certo lui non parla di musica ma soprattutto non parla di metal/punk/rock.

Il titolo è puramente provocatorio e parafrasa una definizione data dal giornalista in merito ad un genere musicale.
Il tutto è cominciato mentre il direttore di Libero stava facendo un articolo sull’Allenatore Ivan Juric, apprezzando l’operato del professionista, ma non riuscendo a gradire il fatto che ascolti grindcore e death metal, in particolare i Napalm Death.

Il giornalista ha usato questa definizione:”Solo per una cosa (ma sarà una questione di generazione) mi lascia perplesso. La sua passione per un genere musicale che ho chiesto mi facessero ascoltare e trovo sia quanto di più esecrabile le mie orecchie abbiano mai subìto: l’heavy metal, che ho trovato particolarmente ignobile in gruppi che lui ama, come i NAPALM DEATH. È come se vi chiudessero a tradimento in una scatola di lamiera e una dozzina di energumeni molto motivati ci picchiassero sopra con delle sedie.”.

Spieghiamo al Dottor Feltri che i Napalm Death, seppure abbiano avuto un periodo in cui hanno prodotto musica Death Metal ed hanno la parola Death nel nome, in realtà sono una band grindcore. Anche l’uso improprio della parola “ignobile” mi perplime; se la si cerca su un qualsiasi dizionario si troveranno queste definizioni: “Privo d’animo” “Di dignità spregevole”. Cosa c’è di così deplorevole in un genere musicale? Ma non è che Vittorio Feltri ha scoperto l’orientamento politico dei Napalm Death?
Il gruppo ha sempre avuto un’ideologia politica molto forte, non si sono mai dichiarati appartenenti a fazioni di destra o sinistra, anche se molti credono che tendano verso sinistra; in realtà si sono sempre definiti anarchici e nichilisti, spingendosi ad andare contro qualsiasi modello di pensiero precostituito.

Non hanno mai dichiarato di essere comunisti, anzi una cosa l’hanno detta, sono fortemente anti-fascisti, tanto da aver inciso un singolo, Nazi Punks Fuck Off (cover dei Dead Kennedys) nel 1993, e tutti i proventi delle vendite sono stati devoluti ad associazioni anti-fasciste.
Sarà stato questo a far sputare veleno al direttore di Libero?

Questa è una curiosità che non c’entra molto con il discorso, ma i Napalm Death, che ricordiamo essere formati da Mark Greenway (voce), Mitch Harris (Chitarra e cori) Shane Embury (basso) e Danny Herrera (batteria), hanno inciso una canzone talmente breve da finire nel Guinnes dei Primati. Si intitola You Suffet e, come ha detto qualcuno in uno dei tanti gruppi su Facebook: “Hanno detto più loro con questa canzone che John Lennon con Imagine.”.

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