“I giocattoli della nostra infanzia”: Barbie nasce il 9 marzo 1959

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9 marzo 1959: Barbie raccontata da “I giocattoli della nostra infanzia”

I Giocattoli Della Nostra Infanzia è una nuova serie Netflix, composta da 3 stagioni, ognuna delle quali presenta 4 documentari. I 12 documentari raccontano figure iconiche che hanno rivoluzionato la storia del mondo.

Aneddoti, curiosità rivelano i dettagli di ciò che sembrano semplici prodotti da gioco. Genesi, sviluppo e trasformazione: sono le fasi affrontate dai giocattoli che hanno condizionato l’infanzia di molte generazioni.

44 minuti raccontano le sfaccettature del giocattolo femminile più rivoluzionario mai esistito: Barbie. In un periodo in cui le bambine erano abituate a badare ai propri bambolotti, incarnando il futuro ruolo di donna-madre-balia, l’avvento di Barbie appare come uno sconvolgimento del codice sociale.


Stagione 1 Episodio 2: “I giocattoli della nostra infanzia: Barbie”

Il documentario è stato diretto, scritto e prodotto da Andrea Nevins durante il 2018. La storia trae le sue origini dalla narrazione del lavoro compiuto dalla Mattel, azienda produttrice della Barbie. Vengono presentate in rassegna donne nella cultura pop attraverso la Barbie.

La Mattel è frutto di tre ingegnosi menti: Ruth Mosko, trasferitasi a Los Angeles nel 1936, il fidanzato Elliot Handler ed il suo amico Harold Mattson. I tre producevano manufatti in legno prima di approdare alla fondazione di Mattel: dalla fusione dei nomi “Mattson” ed “Elliot“.

Perché Barbara, figlia di Ruth, aveva come unico divertimento ritagliare immagini di attrici dalle riviste? Mentre il figlio Kenneth poteva giocare con una quantità molto più vasta d giochi. Di qui l’idea di creare una bambola che avesse il corpo di una donna, in modo tale che le bambine non potessero considerarla l’ennesima figlia da accudire.

Da Bild Lilli a Barbie

Ruth nel 1956 si trovava in Svizzera quando vide “Bild Lilli“. In un negozio di giocattoli vide la bambola tratta da un personaggio di fumetti di Reinhard Beuthin. Ruth ne portò alcune in America, decisa ad operare una rielaborazione della bambola a proprio piacimento.

Il 9 marzo 1959 nacque Barbara Millicent Roberts, la più conosciuta Barbie e col tempo si creò un mito attorno alla sua figura. Alla fiera del giocatolo di New York fu presentata la giovane donna in miniatura, suscitando poco stupore e parecchie critiche: un corpo adulto in una bambola per bambine? Il seno pronunciato, fu naturalmente privato dei capezzoli. La vita del nuovo giocattolo era alquanto disumana e spingeva le bambine a credere che quella fosse la giusta misura. Anche quando comparì Ken vi furono i primi dubbi riguardo i suoi genitali: furono tentate tre edizioni diversi.

L’idea di bellezza che si attanagliava attorno a Barbie accusava la Mattel di diffondere principi di apparenza e vacuità. Eppure l’azienda è stata capace di cogliere, comprendere ed imitare le epoche e le mode a cui è appartenuta, difatti nel 1959 vennero prodotte e vendute 351.000 al prezzo di 3 dollari ciascuna.

Barbie: gossip e vita privata

Ken, il fidanzato storico di Barbie, deve il suo nome al figlio maschio degli Handler. Il loro amore sarebbe nato su un set televisivo nel 1961. Dopo 43 anni di fidanzamento, il 13 febbraio 2004, la coppia si è separata. Barbie è stata single per lungo tempo, nonostante il flirt con il surfista Blaine. La Mattel ha deciso che la coppia doveva ricongiungersi: così è stato nel febbraio 2011.

Dopo aver frequentato la Willows High School a Willows, la sua città d’origine, Barbie ha studiato presso la Manhattan International High SchoolNew York.
Parla 50 lingue e ha avuto 38 animali, tra cui un panda, un cucciolo di leone e un’orca. Ha guidato decappottabili e camper rosa, ma possiede anche un brevetto di volo: difatti è stata un hostess. Ha ricoperto tanti ruoli, tra cui la Barbie astronauta negli anni ’80.

La scorso anno, nel 2019, la Mattel ha prodotto una nuova versione astronauta nelle fattezze di una donna reale: Samantha Cristoforetti, la prima italiana dell’Agenzia Spaziale Europea. Il 12 agosto 2004 ha annunciato la sua campagna elettorale per diventare presidente degli Stati Uniti, con un programma messo per iscritto, si è presentata a capo del Partito delle Ragazze. Nel 2017 è nata la Barbie ispirata a Claudia Schiffer e al suo look del servizio fotografico del 1994. La top model tedesca era appellata come “la Barbie della passerella”.

“I Giocattoli Della Nostra Infanzia” e i 1001 dettagli su Barbie

In occasione del bicentenario dell’indipendenza degli USA, nel 1976, Barbie fu riconosciuta in tutta la sua importanza ed inserita, insieme con altri oggetti simbolo, nella capsula del tempo destinata ad essere aperta nel 2076.

Questo evento dimostra quanto Barbie sia fondamentale e un ottimo oggetto di studio, difatti analizzare le trasformazioni subite della donna-bambola significa riscoprire le modifiche attuate dalla società. E’ questo l’argomento principale su cui si basa il documentario di “Giocattoli Della Nostra Infanzia“. Sul piccolo schermo si ripercorrono le testimonianze di Gloria Steinem, Roxana Gay, Peggy Orenstein e rappresentanti del mondo della Mattel: le quali dipingono dettagli e curiosità interessanti sulla storia di Barbie.

L’episodio riguardante Barbie è un documentario emblematico da vedere il 9 marzo 2020, data in cui ricorre il 61esimo compleanno di Barbie. Auguri!

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