Francesca Miola: 3,2,1 il nuovo brano – Intervista

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Uscita da pochi giorni con un nuovo singolo intitolato “3,2,1” (ne abbiamo parlato qui) disponibile in tutti gli store digitali e piattaforme streaming, abbiamo raggiunto Francesca Miola che ci ha parlato del suo nuovo progetto.

Ciao Francesca, è uscito il tuo nuovo singolo “3,2,1,” di cosa parla e cosa rappresenta per te? In “3,2,1” ho dato voce a quello che stavo vivendo in quel momento.
Parla dell’accorgersi che forse a volte in alcuni rapporti c’è più apparenza che sostanza. Nel pezzo ripeto “3,2,1” che è una sorta di countdown per sottolineare che, prima o poi, arriva sempre il momento in cui dobbiamo fare i conti con la realtà.

Anche in questo brano hai lavorato insieme a Zibba e Marco Rettani come è nato il vostro sodalizio artistico? È nato tutto un po’ per caso in realtà, mi è stato proposto di lavorare ad un pezzo che era “Amarsi non serve” e da lì è cominciato tutto. C’è stata subito sintonia. Sono fortunata a poter collaborare con loro.

Ad accompagnare il brano è uscito anche un video che ti vede protagonista insieme a tue due amiche. Quanto è importante il sentimento dell’amicizia per te?Direi fondamentale. È per questo che ho voluto avere al mio fianco Carmen e Paola, nel video così come nella vita sono un po’ i miei angeli custodi. Rappresentano il sostenersi, l’appoggiarsi. Darsi sostegno.

Stai lavorando ad un album? Che sound ci dobbiamo aspettare? Intanto stiamo procedendo per singoli, l’obbiettivo è quello poi di raggrupparli e fare uscire un Ep. Saranno in sintonia l’uno con l’altro, anche parlando di sound ovviamente. Ci sarà un senso che li collegherà.

Tornando al tuo nuovo singolo,in particolare al testo c’è una frase a cui sei più legata? “Il mio amore che il tempo non sfiora, Noi che il tempo ci sfiora”
Questa è la frase a cui sono più legata di sicuro, racchiude un po’ tutto il senso del brano.

Come nasce l’amore per la musica? L’ho sempre amata, fin da bambina. Ho sempre ascoltato molta musica. Ad esempio in macchina ascoltavo i cd di mio padre, tanti gruppi rock AC/DC Rolling Stones ecc mentre quando ero nella mia stanza musica classica, Battiato e Morgan grazie a mia sorella. Fa parte di me da sempre.

Facendo un piccolo passo indietro, lo scorso anno ti sei presentata a Sanremo Giovani, cosa ti rimane di quell’esperienza? Sanremo è stato davvero un sogno, e non lo dico tanto per dire. Lo è stato davvero, l’ho sempre visto in tv e trovarmi lì su quel palco assieme a Pippo Baudo e Fiorella Mannoia davanti è stato surreale. Sono felice di come l’ho affrontato, un equilibrio tra consapevolezza e leggerezza.

Sempre guardando al passato, hai lavorato molto all’estero, come la vedi la musica rispetto all’Italia? Io ho lavorato per un periodo in Qatar e lì ha un ruolo importante la musica ma come d’altronde ce l’ha anche qui in Italia. Forse lì danno più importanza ai live, ascoltano con molta attenzione forse qui a volta viene a mancare.

Per concludere con 3 aggettivi come descriveresti il tuo nuovo singolo e la tua musica? Difficile da descrivere in 3 aggettivi , spero sia un pezzo che lasci qualcosa a chi la ascolta. È un pezzo a cui tengo davvero molto e spero la gente si possa ritrovare.

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