“Faccia al vento” è il debut album di Divento

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“Faccia al vento” è il debut album di Divento che esce oggi 21 giugno 2024, in digitale, insieme al videoclip della title-track, e dal 21 settembre anche in vinile. Andiamo a saperne di più.

L’album “Faccia al Vento” di Divento

“Faccia al Vento” è un album sulla rinascita e sul coraggio, sul libero pensiero e sulla bellezza dell’imperfezione. E’ un album sul piacere di affrontare le burrasche a viso aperto, per poi assaporare la sensazione inebriante di aver superato il tratto di mare tempestoso che pareva tanto insuperabile.

E’ un album che inneggia all’ostinazione, ma anche alla capacità di deporre le armi, quando ciò può restituire la vitalità che sembra persa. Si riferisce alla vita e diventa una proposta irriverente su come viverla, apprezzandone anche la sofferenza che ci riserva.

Come si presenta l’album?

L’album è un unicum concettuale, un viaggio in cui ogni tappa non può essere vissuta separatamente dalle altre.

Al progetto iniziale, è stato aggiunto il brano “Io amo”, che chiude l’album ma come un ponte, apre la strada al nuovo che avanza e al prossimo progetto in cantiere:

<<Da Il fiume, principio di tutto, corso impetuoso che rompe gli argini dell’emotività, irrorando le terre dell’anima rese aride dalla troppa razionalità autoimposta; al momento in cui svelo chi sono e i tratti distintivi del mio modo di amare “universale”>>.

Track by track di “Faccia al vento” di Divento

1. Il Fiume

E’ il principio di tutto. E’ il corso impetuoso che rompe gli argini dell’emotività, irrorando le terre dell’anima rese aride dalla troppa razionalità autoimposta. E’ un piccolo tributo a The River di Bruce Springsteen. E’ un brano che vuole travolgere. Se non travolge significa che ho fallito nel mio intento.

2. Gli occhi di C.

E’ la descrizione di uno di quei momenti sacri in cui la vita ci passa tra le mani: dobbiamo solo scegliere se prenderla o se lasciarla andare. “C. si gira con la faccia verso il vento dopo la bonaccia”; è una donna che si scopre innamorata, vista dalla prospettiva di un uomo che la immagina.

3. Faccia al vento – Featuring Adrielle

E’ una lettera alla mia figlia più piccola. Un’esortazione a vivere senza nascondersi e senza aver paura di soffrire. La vita è tanto più bella quanto più siamo in grado di adattarci alle sue “imperfezioni”. Serve prendersene il più possibile, avidamente, come se si volesse respirare tutto il vento tagliente che soffia sulla nostra faccia. Ho immaginato la sua risposta, tra tanti anni…

Adrielle è un’amica, prima ancora che una brava cantante. Ed è un’amica che ama mia figlia Virginia. Era dunque perfetta per interpretarla nella sua trasposizione adulta, nella dinamica del doppio binario (dialogo tra un padre del presente e una figlia del futuro) su cui è costruita la canzone.

4. Mi dirai

E’ una lettera alla mia figlia più grande. La confessione di un senso di inadeguatezza per le scelte di libertà che le hanno provocato sofferenza. E’ una preghiera rivolta a lei; la preghiera di riconsiderare da adulta chi era suo padre.

5. Se io

E’ un momento di rimpianto per aver scelto di essere coraggiosi senza valutare i danni che questo coraggio avrebbe comportato in chi – accanto a te e trascinato nel tuo divenire – avrebbe invece preferito, pur perdendo la prospettiva sull’orizzonte, di mettersi protetto “schiena al vento”.

6. Tra tutte le mie cose

E’ una canzone sulla perdita, sulla consapevolezza straziante del prezzo da pagare per essere liberi.

7. La regina

Una storia di coraggio e di libertà. Una storia troppo perfetta, e dunque necessariamente relegata al rango di fiaba.

8. Mai abbastanza

E’ un brano sulla frustrazione, sulle lunghe passeggiate affrontate sul crinale che separa la tenacia dalla tentazione di mollare. Perché “speranza e terrore viaggiano insieme sullo stesso treno”.

9. L’angelo

Ci sono presenze nella vita che custodiscono la tua anima e la difendono, impedendoti di andare alla deriva. Sono maestri (“a che serve essere umani, se sprecano il dolore”), e come tali vanno omaggiati di gratitudine infinita.

10. Un giorno come tanti

E’ nei giorni “come tanti” che si verificano i momenti determinanti della vita. Ne sono passati “tanti”, e molti altri ne dovranno passare. Offriamoli a coloro che amiamo. “Ma se un giorno poi riuscissi ad allungare il giorno, e quel giorno te lo offrissi, come si offre una vita”.

Quanto tempo ancora.

11. Quanto Tempo Ancora

A volte, in un momento, si decide ciò che siamo. QTA, è un brano sulla svolta che sembra sempre imminente, ma che non arriva mai. A volte reagiamo d’istinto alle difficoltà: è in quegli attimi che spesso si decide chi siamo.

12. Mi dirai (revisited)

Un giorno ascoltavo “Mi dirai”, nel suo vestito inconfondibilmente pop, con qualche malcelata spruzzata di prog. Ma il contenuto del testo era più vicino al song writing e al folk/country nord americano. E allora mi sono chiesto: come la farebbe Neil Young? E da lì è venuto fuori il b-side, la versione “revisited”.

13. Io amo – Featuring Elisa Alloro

In questo pezzo mi presento, svelo chi sono e i tratti distintivi del mio modo di amare; un amore non limitato ai rapporti stretti, sentimentali o familiari, bensì “universale”.

Strapperei il dolore da ogni vita, perché non sopporto la sofferenza altrui… posso offrire quello che mi appartiene: accoglienza, conforto ed empatia.

Elisa ha una voce che graffia e straccia l’anima. Quei graffi sono stati indispensabili per far sanguinare la canzone, dipingendo in maniera realistica la sofferenza e il dolore che strapperei da ogni vita.

Il videoclip di “Faccia al vento”

Concepito, filmato e montato dalla stessa Elisa Alloro, in feat. con l’artista sulla tredicesima traccia “Io amo”, nonché Produttore Esecutivo della label, è il tentativo di sintetizzare il caleidoscopico ventaglio emozionale di Emilio prima ancora che di DIVENTO, laddove l’uomo e l’artista convivono indissolubilmente giocando entrambi un ruolo fondamentale sugli struggimenti e sulle conseguenti scelte di vita. Una sorta di reel, con continui salti temporali, che spiazza in primo luogo l’artista, in analisi, di fronte allo specchio del tempo; su un brano – title track dell’album, che è poi una lettera alla sua figlia più piccola.

Un’esortazione a vivere senza nascondersi e senza aver paura di soffrire: <<La vita è tanto più bella quanto più siamo in grado di adattarci alle sue “imperfezioni”. Serve prendersene il più possibile, avidamente, come se si volesse respirare tutto il vento tagliente che soffia sulla nostra faccia>>.

Per guardare il videoclip: https://youtu.be/1-LQZ45UwSo

I featuring di “Faccia al vento”

<<Adrielle, che canta con me “Faccia al vento” è un’amica, prima ancora che una brava cantante. Ed è un’amica che ama mia figlia Virginia. Era dunque perfetta per interpretarla nella sua trasposizione adulta, nella dinamica del doppio binario (dialogo tra un padre del presente e una figlia del futuro) su cui è costruita la canzone.

Elisa ha una voce che graffia e straccia l’anima. Quei graffi sono stati indispensabili per far sanguinare la canzone, dipingendo in maniera realistica la sofferenza e il dolore che strapperei da ogni vita>>.

Chi è Divento?

Oplus_0 – Divento

Ha scelto di chiamarsi Divento, perché al vento appoggia ogni suo stato emotivo, che nel vento trova la sua cassa di risonanza più fedele.

Ha scelto di chiamarsi Divento perché gli ricorda che la sua sostanza, fisica e spirituale, è in costante divenire, libera da tutto, tranne che dal tempo.

Ama i grandi spazi e i paesaggi incontaminati, il rock e il country americano.

Ama le parole e il loro peso, il suono in cui si articolano e le vibrazioni che trasmettono.

Ama il songwriting e il folk.

Ama la musica dell’anima, senza virtuosismi fini a se stessi, il canto senza fronzoli, ruvido e graffiante.

Ama le persone, per conoscerle e per entrare in contatto con le loro anime.

Ama le sue figlie.

https://spettacolo.periodicodaily.com/amica-mia-e-il-nuovo-singolo-dei-musrac/

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