Autopsy – Recensione di un film horror a dir poco claustrofobico

"Autopsy" è un film horror originale, molto ben diretto, in cui ogni elemento è al suo posto per garantire una paura travolgente. Ecco la nostra recensione.

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“Autopsy” è un film horror diretto da André Øvredal e sceneggiato da Ian Goldberg e Richard Naing. Il cast include: Emile Hirsch, Brian Cox, Ophelia Lovibond, Michael McElhatton, Olwen Kelly. L’opera fonde in sé in maniera interessante due tematiche molto “pop” nei film film horror, ma che prima d’ora non erano mai state unite in un unico connubio in questo modo: l’attenzione macabra per le autopsie da un lato, la figura delle streghe come nemico principale dall’altro. Ma come sono state connesse due tematiche così distanti? Scopriamolo con la trama.

TRAMA: In seguito ad un cruento pluriomicidio avvenuto in una casa, il cadavere semi-seppellito di una donna viene ritrovato nel seminterrato dell’abitazione. Siamo in una piccola realtà americana, e qui l’unico medico legale del paese gestisce il suo obitorio al di sotto della sua stessa abitazione, aiutato da suo figlio: proprio ai due viene consegnato il cadavere affinché eseguano un’autopsia e verifichino dunque le cause della morte. Man mano che l’autopsia prosegue, però, iniziano ad accadere fenomeni sempre più terrificanti, finché qualche indizio di troppo rivela ai malcapitati che quello che hanno di fronte è un corpo vivo, e che portare avanti l’autopsia non fa altro che scatenare la sua ira…

Recensione di Autopsy

Di autopsie e di obitori ne abbiamo visti fin troppi in film e serie TV, ma qualcosa come “Autopsy” mai. In questo film non solo l’orrore si rivela pian piano, giocando in maniera macabra e generando diaboliche illusioni che porteranno all’orribile morte di chiunque rientri nel suo raggio d’azione, ma alla sua base troviamo una spiegazione tanto solida quanto insolita, che ricorre ad un escamotage vecchio ma sempre efficace: il male che si genera quando una persona buona subisce un torto indicibile. Dopo anni di streghe cattive che hanno scelto da sole il proprio destino o per le quali la malvagità è stata una condizione innata, in “Autopsy” scopriamo che ciò che ha creato il male supremo è stato un male stolto venuto da fuori, ma ciò non aiuta a sopravvivere all’orrore. Gli eventi vanno avanti come un treno, sono inarrestabili, ed il messaggio è chiaro: l’essere umano non può scampare ai suoi stessi errori.

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L’ambientazione angusta del film non fa che accrescere il senso di orrore ed oppressione che una sceneggiatura molto ben scritta e una regia perfetta assicurano già di per sé. Anche attori di talento ed effetti speciali molto ben realizzati aiutano nella rappresentazione di un male viscerale, potente e vendicativo, ed il senso di impotenza che si prova al suo cospetto è così potente e assoluto da coinvolgere anche lo spettatore. Uno dei punti chiave del film è come il male riesca ad agire in un modo così spietato e potente anche a partire da un corpo apparentemente inanimato: proprio il contrasto fra il cadavere immobile e tutto il male che questo invoca riescono a mantenere lo spettatore incollato allo schermo ed a lasciarsi addosso una paura che gli terrà compagnia almeno per una notte. In definitiva, “Autopsy” è un horror promosso a pieni voti. Consigliatissimo.

Come guardarlo

“Autopsy” andrà in onda stasera, 17 gennaio 2020, in prima TV su Italia 2, in prima serata. L’opera è disponibile anche in streaming sulle piattaforme Rauken TV, Chili, iTunes, Now TV, Google Play, YouTube.

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